Streaming e ambiente: come ridurre l’impatto digitale a casa

Sapevi che guardare un film in streaming contribuisce all’inquinamento digitale? Ogni video che scegliamo di guardare, ogni episodio della nostra serie preferita o persino ogni video musicale su YouTube comporta un consumo energetico significativo. Questo perché per portare i dati dai server delle piattaforme al tuo dispositivo sono necessarie infrastrutture che richiedono molta energia, spesso proveniente da fonti non rinnovabili.

La buona notizia è che non serve rinunciare allo streaming per essere più sostenibili: ci sono piccoli accorgimenti che possiamo adottare già in casa per ridurre il nostro impatto ambientale.

In questa guida esploreremo come lo streaming influisce sull’ambiente e cosa possiamo fare per renderlo più sostenibile.

Perché lo streaming ha un impatto sull’ambiente?

Per comprendere l’impatto dello streaming, dobbiamo partire da cosa succede quando premiamo su “play”. Ogni video che guardi viene memorizzato in enormi data center, strutture che ospitano i server delle piattaforme di streaming. Da lì, i dati devono viaggiare attraverso le reti globali, passando per router, cavi fino a raggiungere il tuo dispositivo.

Tutti questi passaggi coinvolgono un alto consumo di energia:

  • Data center: sono operativi 24/7, richiedono un raffreddamento continuo e grandi quantità di energia elettrica per funzionare.
  • Reti di trasmissione: il viaggio dei dati attraverso router e cavi richiede energia costante.
  • Dispositivi personali: smartphone, tablet, TV e computer consumano energia per elaborare e riprodurre il video.

Quando questi consumi si sommano, generano un impatto ambientale noto come inquinamento digitale.

Il ruolo dello streaming

Tra tutte le attività online, lo streaming video è uno dei maggiori responsabili del traffico dati globale. Piattaforme come Netflix, YouTube, Prime Video e Disney+ rappresentano circa il 60% del traffico internet mondiale. E la qualità del video che scegliamo di guardare gioca un ruolo fondamentale:

  • SD (Standard Definition): utilizza meno dati ed energia, ma è meno diffusa oggi.
  • HD (High Definition): è la scelta più comune e consuma circa tre volte più dati della SD.
  • 4K (Ultra High Definition): garantisce una qualità eccezionale, ma richiede fino a sei volte più energia rispetto alla SD.

Ogni volta che scegliamo una qualità più alta, contribuiamo a un maggiore consumo energetico, aumentando indirettamente le emissioni di CO2 associate.

Quanto inquina un’ora di streaming?

Guardare un’ora di video in HD consuma energia equivalente a lasciare accese tre lampadine a LED per 24 ore consecutive. Questo non sembra molto a prima vista, ma prova a moltiplicarlo per le ore settimanali che passi a guardare film o serie TV e per le milioni di persone che fanno lo stesso. Il risultato è un impatto ambientale significativo.

Una famiglia che guarda due ore di streaming in HD al giorno potrebbe generare emissioni equivalenti a circa 200 kg di CO2 all’anno, lo stesso impatto di un viaggio in auto di 1.000 chilometri.

Scegliere una risoluzione più bassa, quindi, ha un impatto notevole in termini di risparmio energetico e ambientale.

Come ridurre l’impatto ambientale dello streaming a casa?

Non tutti i dispositivi hanno bisogno della massima qualità video. Ad esempio:
Su uno schermo di uno smartphone o di un tablet, la differenza tra SD e HD è quasi impercettibile, ma la SD utilizza fino al 75% in meno di dati.

Riservare la qualità HD o 4K solo ai grandi schermi (ad esempio per guardare film in salotto) riduce drasticamente il consumo energetico complessivo.

Preferire il Wi-Fi alla rete mobile

Guardare video tramite rete mobile consuma più energia rispetto al Wi-Fi, poiché la trasmissione richiede maggiori risorse. Quando possibile:

  • Usa sempre il Wi-Fi per sessioni prolungate di streaming.
  • Evita lo streaming su rete mobile, specialmente in alta qualità.

Scaricare i contenuti

Se sai che guarderai più volte un film o una serie, scaricare i contenuti è una scelta più sostenibile. Una volta scaricato il contenuto video, infatti, puoi guardarlo offline senza consumare ulteriore energia per lo streaming. Questa scelta è particolarmente utile durante i viaggi, quando si ricorre maggiormente alle reti mobili.

Spegnere i dispositivi non utilizzati

TV, tablet, computer e console di gioco consumano energia anche in modalità stand-by. Spegnerli completamente quando non li utilizzi può fare una differenza significativa nel consumo energetico domestico.

Il contributo delle piattaforme di streaming

Anche alcune piattaforme di streaming stanno lavorando per ridurre il loro impatto ambientale. Netflix ha annunciato obiettivi di neutralità carbonica entro il 2030 e utilizza data center alimentati da energia rinnovabile mentre YouTube ha investito in infrastrutture più efficienti e lavora per compensare le emissioni generate dal traffico dati.

Queste iniziative sono fondamentali, di pari passo con un comportamento responsabile e consapevole da parte degli utenti.

Cosa possiamo fare noi come consumatori?

Scegliere piattaforme che promuovono la sostenibilità e investono in energie rinnovabili.

Supportare aziende che comunicano in modo trasparente le loro iniziative green. Ogni scelta di consumo consapevole può incoraggiare il settore tecnologico a diventare più sostenibile.

Perché fare attenzione al digitale anche a casa?

Il digitale è ormai parte integrante delle nostre vite, ma il suo impatto ambientale non è sempre evidente. Ogni nostra scelta individuale contribuisce al consumo energetico globale. Ridurre il consumo digitale non significa rinunciare alle nostre comodità, ma semplicemente adottare soluzioni più sostenibili: ridurre la qualità video, preferire il Wi-Fi o spegnere i dispositivi inutilizzati sono azioni semplici che possono fare una grande differenza.

Conclusione

Guardare un film o una serie non deve necessariamente avere un alto impatto ambientale. Ridurre la qualità video, scaricare i contenuti e adottare altre piccole abitudini sostenibili può aiutarti a fare la differenza. Ogni scelta consapevole contribuisce non solo a un futuro più verde, ma anche a risparmiare energia e soldi in bolletta.

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